Chiedere un mutuo è un'operazione alquanto comune per l'acquisto di un immobile. E' sempre necessario vagliare più scelte date dai vari istituti bancari, mostrando molta attenzione verso i costi del finanziamento e la sua durata.
Ci si può far aiutare nel percorso da un notaio, che può supportare l'acquirente anche nella valutazione degli aspetti fiscali.
L'ausilio notarile è in realtà un atto obbligatorio per legge, poiché l'ipoteca sull'immobile, messo a garanzia per la concessione del mutuo, deve essere iscritta nei registri immobiliari. Il notaio valida il contratto, identifica giuridicamente le parti interessate alla compravendita e la loro reale legittimazione alla vendita, verifica che l'immobile sia libero da ipoteche, impedisce le frodi a danno della banca, attesta tutte le informazioni sul mutuatario.
Il notaio fornisce alla banca una relazione in cui, dopo le opportune verifiche presso l'Agenzia delle Entrate, sono individuati i beni messi a garanzia per il mutuo e su cui sarà iscritta l'ipoteca a favore della banca stesa, attestando l'inesistenza di iscrizioni e trascrizioni gravanti su tali proprietà.
A seguito della ricezione di questa relazione, in assenza di problematiche alla concessione del mutuo, la banca invia al notaio la bozza del contratto che stabilirà la relazione tra banca e mutuatario. Il passo successivo è la formalizzazione del contratto, che può essere stipulato o presso la sede del notaio o presso la stessa banca. Una volta sottoscritto il notaio iscriverà l'ipoteca sul bene dato in garanzia.
Chi chiede un mutuo deve porre notevole attenzione a:
- richiedere il prospetto economico in cui vengono indicate le condizioni economiche dell’operazione, le clausole
contrattuali che la regolano, il Taege, le spese accessorie (di perizia, d’istruttoria, etc)
- avere una copia del contratto prima della stipula
- valutarne la durata e il piano di ammortamento, cioè il piano dettagliato di rimborso del mutuo calcolato rata per rata,
avendo ben presente la propria capacità di adempimento e valutando con prudenza le possibili necessità economiche
future
- scegliere il tasso, che può essere fisso o variabile, in base alla propria capacità reddituale di affrontare eventuali rialzi dei tassi
- calcolare i costi complessivi (tasso di interesse, costi di istruttoria, di anticipata estinzione, di rinegoziazione, di chiusura, spese di riscossione o di incasso, costi di mediazioni svolte da terzi, spese fiscali e per assicurazioni, altre spese contrattualmente connesse con l’operazione)
Ci si può rifiutare di sottoscrivere una polizza assicurativa erogata dalla banca o di aprire un conto corrente presso l'istituto di credito, in quanto sono condizioni considerate scorrette, se imposte come obbligo per contrarre il mutuo, dal Codice del Consumo.
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