22/01/2015
L'amministratore condominiale in arbitrato: occorre la nomina
L'arbitrato è una forma di
risoluzione alternativa delle dispute (ADR) non molto utilizzata in ambito
condominiale, ma che rappresenterebbe il modo migliore per risolvere le controversie tra condomini, senza adire l'autorità giudiziaria e risparmiandosi i tempi lunghissimi del rito ordinario.
Per poter usufruire di questa ADR, occorre aver stipulato, prima della lite, una clausola compromissoria con la controparte, oppure, a lite iniziata, occorre stipulare un compromesso arbitrale.
Per la stipula di tale
compromesso, l'amministratore del condominio deve essere autorizzato dall'assemblea dei condomini con un
voto all'unanimità (non è quindi sufficiente la semplice maggioranza), attraverso un atto scritto (se non vi fosse la forma scritta l'atto non sarebbe valido). Nel caso in cui si richieda, oltre alla stipula del patto commissorio, anche che l'amministratore sia colui il quale gestisca la lite, è necessaria l'unanimità dei voti.
A stabilire tali prescrizioni, una pronuncia della Corte di Cassazione datata 1999 e che possiamo ritenere ancora valida.
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