Il covid ha causato il crollo del mercato immobiliare anche nel II trimestre del 2020. Il calo è di circa il 26% con punte a Palermo e Napoli dell'oltre 30%.
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A Milano, Torino e Bologna la discesa è in media con il dato nazionale. Meno accentuati sono i tassi a Rona, Firenze e Genova.
In realtà analizzando il mercato immobiliare su una più ampia base temporale, si nota che è cresciuto tra il 2011 e il 2016, per poi segnare un trend negativo, che ha raggiunto il suo apice nell'ultimo semestre.
In termini di superficie compravenduta, la scesa delle transazioni è particolarmente evidente per i tagli piccoli, -34% circa, e anche per i tagli intermedi che, in situazioni ordinarie, sono i più compravenduti nel mercato.
Il settore dei depositi pertinenziali, per lo più costituito da cantine e soffitte, sottolinea sempre la tendenza negativa del mercato immobiliare, andando al -25,7% dopo il -14,1% registrato nel trimestre precedente. La disaggregazione tra comuni capoluogo e comuni minori mostra localmente andamenti non molto differenziatati nei cali del mercato all’interno delle cinque macro aree italiane.
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