18/07/2018
Riunioni condominiali
Le riunioni di condominio possono essere a volte dei luoghi molto “vivaci”.... tanto da far intervenire la Cassazione.
Durante un'assemblea condominiale era sorto un forte diverbio tra una condomina e un condomino. Mentre la donna si voleva allontanare dalla riunione, un terzo condomino le si è avvicinava per convincerla a restare. Ma quest'ultimo strattonato dal condomino in litigio cadeva in dosso alla donna, provocandone, a sua volta, la caduta su un cordolo di marmo con conseguenti lesioni al cranio.
Due sentenze hanno accusato il condomino della spinta di lesioni volontarie, successivamente derubricate in colpose. Con la sentenza 31633/2018 la Cassazione ha spigato che il terzo (strattonato o spintonato che fosse) a seguito del gesto potesse perdere l'equilibrio e cadere addosso ad altre persone, con conseguenze potenzialmente lesive, rientrava all'evidenza nei canoni dell'ordinaria prevedibilità. Pertanto, pur trattandosi di una peculiare sequenza causale, l'evento risponde ai criteri di imputazione propri della causalità colposa.
Torna Indietro
