10/06/2015
Quando si parla di derattizzazione o deblattizazione, insorge uno dei dubbi più comuni:
l'amministratore condominiale deve chiedere l'autorizzazione all'assemblea dei condomini, oppure può agire spontaneamente, andando a prendere il denaro per i lavori dal fondo cassa.
Spesso tale spesa non è prevista nel preventivo di gestione approvato dall'assemblea, in quanto si tratta di una spesa imprevista.
La
Suprema Corte di Cassazione, con sentenza n. 24654 del 3 dicembre 2010, fornisce una risposta esaustiva al problema, sulla base dell'art. 1135 c.c. e di una precedente sentenza (Cassazione n. 5068/1986), ha sancito che "
l'amministratore deve e può predisporre le opere di manutenzione e di esercizio e gli atti anche quando il preventivo non vi sia e l'assemblea non si sia pronunciata". In tal senso anche al di là della situazione di urgenza prevista ex 1135 c.c., sebbene questo articolo possa apparire già sufficiente.
Inoltre non è fornita una lista dei lavori che possono rientrare nella
manutenzione ordinaria e straordinaria, e in tal senso si può sicuramente dire che anche la derattizzazione e la deblattizazione vi possono rientrare in quanto servono a mantenere in efficienza i beni comuni.
03/06/2015
Che la vita condominiale non sia sempre rose e fiori, è risaputo anche da chi non vive in una palazzina. In alcuni casi, però, si va oltre la semplice cattiva convivenza, e si arriva finanche a integrare dei veri e propri casi di
stalking condominiale.
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27/05/2015
Sebbene sia nota a tutti la pericolosità delle
bombole GPL e, nonostante la metanizzazione abbia ormai raggiunto ogni zona, l’utilizzo di queste bombole per riscaldarsi o cucinare, è ancora molto diffuso, anche nei condomini.
Sono all’ordine del giorno i casi di esplosioni di queste bombole che in molti di questi casi hanno causato finanche delle morti e feriti gravi. Nonostante ciò, non è ancora stata messa in atto alcun tipo di norma che ne vieti l’utilizzo.
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20/05/2015
Il conto corrente condominiale è divenuto obbligatorio a seguito della “Riforma del condominio”: ex art. 1129, settimo, c.c. è previsto che “
L'amministratore è obbligato a far transitare le somme ricevute a qualunque titolo dai condomini o da terzi, nonché quelle a qualsiasi titolo erogate per conto del condominio, su uno specifico conto corrente, postale o bancario, intestato al condominio”.
Tale conto corrente può essere, quindi, indifferentemente di tipo bancario o postale, senza preclusione alcuna per i conti correnti online che stanno prendendo fortemente piede nell’ultimo periodo. Ad essere intestatario del conto è il condominio, in modo che non vi siano particolari problemi in caso di cambio amministratore.
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13/05/2015
Il Garante sembra aver deciso di limitare l’obbligo dell’amministratore condominiale sancito ex art. 1130 n. 6, il quale stabilisce che l’amministratore è tenuto a
“curare la tenuta del registro di anagrafe condominiale contenente la generalità dei singoli proprietari di diritti reali e di diritti personali di godimento, comprensive del codice fiscale e della residenza o domicilio, i dati catastali di ciascuna unità immobiliare” , a pena questo, di possibile revoca giudiziale ex art. 1119, comma 11 n. 7.
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